Pubblicità per chi

non fa pubblicità?

PER CAPIRE

MEGLIO

DI COSA

SI TRATTA

SENTIAMOCI

Quando inizi a lavorare con un nuovo media, ricominci da zero. Torni bambino, devi imparare tutto e, per farlo fino in fondo, devi accantonare l’esperienza e le competenze precedenti.

 

Con ogni nuovo media arrivano sempre nuovi esperti: chi non si libera dell’esperienza, rimane intrappolato nel passato.

 

Per chi lavora in pubblicità, Facebook è innovativo, è completamente diverso da tutto ciò che conoscevamo.

 

E nella mia vita, Facebook, arrivò in un momento tutt’altro che facile, lo ricordo come fosse oggi…

La sensazione di inutilità mi toglieva il sonno. Avevo aperto l’attività quando internet arrivò in Italia e i miei clienti erano abituati bene: soluzioni sempre innovative oltre ogni aspettativa.

 

Sapevo però di non poterli più stupire, era cambiato lo scenario, anche se molti concorrenti continuano a proporre le solite forme di pubblicità.

}

La pubblicità è sempre più invasiva: non è più avvertita come mezzo per conoscere nuove possibilità ma è solo un fastidio

Informo dei miei pensieri i collaboratori durante una riunione e sul più bello, mi squilla il cellulare… un numero sconosciuto. Istintivamente rispondo, rumori di sottofondo, poi una voce femminile dall’accento straniero mi propone un’offerta imperdibile. Ma come si può immaginare di prendere clienti disturbandoli e mandandoli su tutte le furie?

 

Dopo la riunione, controllo la posta elettronica. Nervosamente comincio a eliminare la solita mole di email indesiderate, senza neanche aprirle, tanto si riconoscono al volo. Ma come si può immaginare che qualcuno legga queste email se il destinatario manco ti conosce?

 

Guardo il cestino dal quale spuntano i volantini, arrivati nella cassetta delle lettere e gettati via insieme ad un paio di fax pubblicitari. Ma come si può immaginare che qualcuno li legga? Che inutile spreco di carta e inchiostro!

 

Lavoro da anni nella pubblicità, avevo iniziato pieno di entusiasmo con l’email marketing, e adesso mi sembrava così inutile e irritante. Disperato, cerco con la mente una pubblicità piacevole ed ecco: Carosello! Ma subito rivedo la pubblicità televisiva di oggi, con le continue interruzioni in mezzo ai film.

 

Alla sera sconsolato parlo con mio figlio e lui mi fa notare che una pubblicità gradevole c’è. Mostra il suo smartphone e mi dice: in Facebook la presenza di pubblicità si integra perfettamente, e spesso è anche divertente, d'altronde il social deve poter guadagnare per offrire a tutti l’accesso gratuito ai suoi servizi. In più, su Facebook, ci vai nei momenti tranquilli quando hai qualche minuto da dedicare allo svago, quindi, capita spesso di soffermarsi su post sponsorizzati che sembrano interessanti.

 

Ecco l’uovo di Colombo! Di nuovo mi ritorna in mente Carosello: pubblicità come intrattenimento su una piattaforma di intrattenimento!

Facebook è come Carosello: la pubblicità è perfettamente integrata, efficace e addirittura piacevole

}

Ottimo, grazie alla pubblicità su Facebook ho quella soluzione innovativa che da tempo mi mancava!

 

Calma, calma: ma come si può utilizzare Facebook per entrare in contatto con potenziali clienti rafforzando la notorietà e l’immagine del proprio brand?

La sensazione di inutilità mi toglieva il sonno. Avevo aperto l’attività quando internet arrivò in Italia e i miei clienti erano abituati bene: soluzioni sempre innovative oltre ogni aspettativa.

 

Sapevo però di non poterli più stupire, era cambiato lo scenario, anche se molti concorrenti continuano a proporre le solite forme di pubblicità.

}

La pubblicità è sempre più invasiva: non è più avvertita come mezzo per conoscere nuove possibilità ma è solo un fastidio

Informo dei miei pensieri i collaboratori durante una riunione e sul più bello, mi squilla il cellulare… un numero sconosciuto. Istintivamente rispondo, rumori di sottofondo, poi una voce femminile dall’accento straniero mi propone un’offerta imperdibile. Ma come si può immaginare di prendere clienti disturbandoli e mandandoli su tutte le furie?

 

Dopo la riunione, controllo la posta elettronica. Nervosamente comincio a eliminare la solita mole di email indesiderate, senza neanche aprirle, tanto si riconoscono al volo. Ma come si può immaginare che qualcuno legga queste email se il destinatario manco ti conosce?

 

Guardo il cestino dal quale spuntano i volantini, arrivati nella cassetta delle lettere e gettati via insieme ad un paio di fax pubblicitari. Ma come si può immaginare che qualcuno li legga? Che inutile spreco di carta e inchiostro!

 

Lavoro da anni nella pubblicità, avevo iniziato pieno di entusiasmo con l’email marketing, e adesso mi sembrava così inutile e irritante. Disperato, cerco con la mente una pubblicità piacevole ed ecco: Carosello! Ma subito rivedo la pubblicità televisiva di oggi, con le continue interruzioni in mezzo ai film.

 

Alla sera sconsolato parlo con mio figlio e lui mi fa notare che una pubblicità gradevole c’è. Mostra il suo smartphone e mi dice: in Facebook la presenza di pubblicità si integra perfettamente, e spesso è anche divertente, d'altronde il social deve poter guadagnare per offrire a tutti l’accesso gratuito ai suoi servizi. In più, su Facebook, ci vai nei momenti tranquilli quando hai qualche minuto da dedicare allo svago, quindi, capita spesso di soffermarsi su post sponsorizzati che sembrano interessanti.

 

Ecco l’uovo di Colombo! Di nuovo mi ritorna in mente Carosello: pubblicità come intrattenimento su una piattaforma di intrattenimento!

Facebook è come Carosello: la pubblicità è perfettamente integrata, efficace e addirittura piacevole

}

Ottimo, grazie alla pubblicità su Facebook ho quella soluzione innovativa che da tempo mi mancava!

 

Calma, calma: ma come si può utilizzare Facebook per entrare in contatto con potenziali clienti rafforzando la notorietà e l’immagine del proprio brand?

Mi tuffo in internet e trovo naturalmente di tutto (in inglese). C’è chi sostiene la necessità di avere una pagina Facebook con tantissimi amici e perciò scrivere post interessanti tutti i santi giorni. Però io non avevo una pagina, né tantomeno l’intenzione di scrivere post tutti i giorni.

 

Altri spiegano come creare post virali, nel senso che sono le persone su Facebook, trovando l’annuncio interessante, a condividerlo con i propri amici.

}

Non è necessario avere una pagina Facebook con tanti amici e scrivere post virali

La maggioranza però consiglia un sistema basato sull’offerta di un omaggio gratuito (ad esempio un e-book) inviato all’email lasciata dal potenziale cliente in una pagina esterna a Facebook, la cosiddetta landing-page. Acquisito l’indirizzo, la persona viene raggiunta da tre o quattro mail automatiche, l’ultima delle quali contiene il link alla sales-page, una pagina molto lunga e articolata, finalizzata alla vendita.

 

L’idea mi sembra buona - capirò solo dopo il perché - e subito mi iscrivo ad uno dei più noti corsi online, buttandomi a capofitto nella creazione del mio personalissimo funnel!

 

Spendo qualche settimana per creare un bell’omaggio gratuito, le pagine esterne coordinate con la piattaforma di raccolta degli indirizzi e invio delle email (chiamata autoresponder), la sequenza di email, i post sponsorizzati per Facebook, ecc.

 

Finalmente il giorno del lancio, l’emozione è alle stelle: di lì a poco avrei visto fioccare i contatti e avrei potuto proporre ai miei clienti un sistema eccezionale!

 

Parte la prima inserzione sponsorizzata.

 

Seleziono con cura Il pubblico utilizzando la profilazione standard di Facebook e subito noto che i risultati sono inferiori alle attese. Comunque, qualcuno lascia l’indirizzo email e il sistema si è messo in moto, quindi intensifico le visualizzazioni su Facebook.

 

Ciò provoca un aumento delle spese, anche se in misura molto contenuta rispetto ad altre forme di pubblicità, così vado avanti imperterrito.

 

Dopo una settimana, analizzo l’apertura delle email grazie ai report della piattaforma di gestione (l’autoresponder): una vera mazzata. Il tasso di lettura cala drasticamente a ogni mail successiva (erano quattro in tutto) e così solo pochi arrivavano a leggere l’ultima e ancora meno cliccano sul link che conduce alla sales-page.

 

Mettere in piedi tutto il sistema sarebbe costato molto ai miei clienti e questo numero di ritorni non li avrebbe certo resi felici come avrei voluto!

}

Usare Facebook per raccogliere indirizzi email da utilizzare per l’email marketing è come avere una Ferrari e guidarla solo in città

Ero distrutto: già sapevo che le email ormai funzionano poco, però la mia esperienza nell’email marketing mi aveva giocato un brutto scherzo e c’ero cascato!

 

Ero in buona compagnia, anche il “guru” del corso online aveva fatto la stessa cosa: utilizzava Facebook per fare quello che conosceva meglio, scrivere email.

Mi tuffo in internet e trovo naturalmente di tutto (in inglese). C’è chi sostiene la necessità di avere una pagina Facebook con tantissimi amici e perciò scrivere post interessanti tutti i santi giorni. Però io non avevo una pagina, né tantomeno l’intenzione di scrivere post tutti i giorni.

 

Altri spiegano come creare post virali, nel senso che sono le persone su Facebook, trovando l’annuncio interessante, a condividerlo con i propri amici.

}

Non è necessario avere una pagina Facebook con tanti amici e scrivere post virali

La maggioranza però consiglia un sistema basato sull’offerta di un omaggio gratuito (ad esempio un e-book) inviato all’email lasciata dal potenziale cliente in una pagina esterna a Facebook, la cosiddetta landing-page. Acquisito l’indirizzo, la persona viene raggiunta da tre o quattro mail automatiche, l’ultima delle quali contiene il link alla sales-page, una pagina molto lunga e articolata, finalizzata alla vendita.

 

L’idea mi sembra buona - capirò solo dopo il perché - e subito mi iscrivo ad uno dei più noti corsi online, buttandomi a capofitto nella creazione del mio personalissimo funnel!

 

Spendo qualche settimana per creare un bell’omaggio gratuito, le pagine esterne coordinate con la piattaforma di raccolta degli indirizzi e invio delle email (chiamata autoresponder), la sequenza di email, i post sponsorizzati per Facebook, ecc.

 

Finalmente il giorno del lancio, l’emozione è alle stelle: di lì a poco avrei visto fioccare i contatti e avrei potuto proporre ai miei clienti un sistema eccezionale!

 

Parte la prima inserzione sponsorizzata.

 

Seleziono con cura Il pubblico utilizzando la profilazione standard di Facebook e subito noto che i risultati sono inferiori alle attese. Comunque, qualcuno lascia l’indirizzo email e il sistema si è messo in moto, quindi intensifico le visualizzazioni su Facebook.

 

Ciò provoca un aumento delle spese, anche se in misura molto contenuta rispetto ad altre forme di pubblicità, così vado avanti imperterrito.

 

Dopo una settimana, analizzo l’apertura delle email grazie ai report della piattaforma di gestione (l’autoresponder): una vera mazzata. Il tasso di lettura cala drasticamente a ogni mail successiva (erano quattro in tutto) e così solo pochi arrivavano a leggere l’ultima e ancora meno cliccano sul link che conduce alla sales-page.

 

Mettere in piedi tutto il sistema sarebbe costato molto ai miei clienti e questo numero di ritorni non li avrebbe certo resi felici come avrei voluto!

}

Usare Facebook per raccogliere indirizzi email da utilizzare per l’email marketing è come avere una Ferrari e guidarla solo in città

Ero distrutto: già sapevo che le email ormai funzionano poco, però la mia esperienza nell’email marketing mi aveva giocato un brutto scherzo e c’ero cascato!

 

Ero in buona compagnia, anche il “guru” del corso online aveva fatto la stessa cosa: utilizzava Facebook per fare quello che conosceva meglio, scrivere email.

Pochi giorni dopo, mio figlio mi racconta come in meno di un’ora, fosse entrato in contatto telefonico con un’azienda, semplicemente cliccando su un annuncio sponsorizzato in Facebook: niente omaggio gratuito, nessuna landing-page, zero email.

 

Ritrovo l’annuncio e comincio ad analizzarlo al microscopio: dopotutto un po’ di conoscenza del mezzo ormai l’avevo! Mi faccio anche raccontare in dettaglio tutti i passaggi, compreso la telefonata.

}

Facebook consente di entrare in contatto diretto con le persone interessate al tuo prodotto o servizio, in brevissimo tempo

In più, rientrando nella programmazione dei post di Facebook, mi soffermo su un’opzione che aveva già attirato la mia attenzione: la possibilità di caricare un proprio pubblico al quale il social mandi gli annunci, bypassando completamente la profilazione standard, dimostratasi efficace solo nella selezione dell’età, del sesso e della localizzazione geografica.

 

Bene! Prima però devo acquisire competenze specifiche su tre aspetti che nessuna delle mie ricerche in internet aveva messo in luce:

  1. reperire il pubblico personalizzato per Facebook in modo da colpire solo e soltanto le persone giuste, anche selezionate in base alla professione;
  2. imparare i segreti per catturare l’attenzione di quel pubblico, attraverso post sponsorizzati e spingerlo all’azione;
  3. codificare la sequenza di azioni (follow-up) per passare dalla telefonata iniziale alla chiusura positiva della trattativa.

 

Eh sì, perché in Facebook la velocità è impressionante: hai pochi secondi per interessare la persona e poi entri immediatamente in contatto.

 

Grazie all’aiuto dei collaboratori, nel giro di qualche settimana creo un paio di buoni annunci su Facebook e carico anche un pubblico ad hoc per il quale avevo ideato la campagna.

}

Ci vogliono competenze specifiche per mostrare l’annuncio al pubblico giusto, catturare l’attenzione e gestire il contatto fino alla vendita

Con l’entusiasmo di un bambino, inserisco il primo annuncio e comincio a seguire il progressivo incremento delle visualizzazioni.

 

A un centinaio arriva la prima richiesta di contatto. Sarò stato fortunato! Di lì a poco un’altra, poi un’altra ancora.

 

Controllo facilmente l’andamento delle inserzioni con il cellulare, sul quale ho impostato l’app Gestione inserzioni di Facebook, e in mezz’ora le richieste di contatto sono già una ventina: capisco che la strada imboccata è quella giusta!

 

Nei giorni seguenti giunge anche la seconda conferma: la sequenza di follow-up dà i suoi frutti e dalla telefonata iniziale, con una serie di passaggi predefiniti, si arriva alla vendita.

 

Finalmente ho il nuovo sistema per i miei clienti! In più, io stesso posso venire in contatto con un numero enorme di potenziali clienti!

Pochi giorni dopo, mio figlio mi racconta come in meno di un’ora, fosse entrato in contatto telefonico con un’azienda, semplicemente cliccando su un annuncio sponsorizzato in Facebook: niente omaggio gratuito, nessuna landing-page, zero email.

 

Ritrovo l’annuncio e comincio ad analizzarlo al microscopio: dopotutto un po’ di conoscenza del mezzo ormai l’avevo! Mi faccio anche raccontare in dettaglio tutti i passaggi, compreso la telefonata.

}

Facebook consente di entrare in contatto diretto con le persone interessate al tuo prodotto o servizio, in brevissimo tempo

In più, rientrando nella programmazione dei post di Facebook, mi soffermo su un’opzione che aveva già attirato la mia attenzione: la possibilità di caricare un proprio pubblico al quale il social mandi gli annunci, bypassando completamente la profilazione standard, dimostratasi efficace solo nella selezione dell’età, del sesso e della localizzazione geografica.

 

Bene! Prima però devo acquisire

competenze specifiche su tre aspetti che nessuna delle mie ricerche in internet aveva messo in luce:

  1. reperire il pubblico personalizzato per Facebook in modo da colpire solo e soltanto le persone giuste, anche selezionate in base alla professione;
  2. imparare i segreti per catturare l’attenzione di quel pubblico, attraverso post sponsorizzati e spingerlo all’azione;
  3. codificare la sequenza di azioni (follow-up) per passare dalla telefonata iniziale alla chiusura positiva della trattativa.

 

Eh sì, perché in Facebook la velocità è impressionante: hai pochi secondi per interessare la persona e poi entri immediatamente in contatto.

 

Grazie all’aiuto dei collaboratori, nel giro di qualche settimana creo un paio di buoni annunci su Facebook e carico anche un pubblico ad hoc per il quale avevo ideato la campagna.

Con l’entusiasmo di un bambino, inserisco il primo annuncio e comincio a seguire il progressivo incremento delle visualizzazioni.

 

A un centinaio arriva la prima richiesta di contatto. Sarò stato fortunato! Di lì a poco un’altra, poi un’altra ancora.

 

Controllo facilmente l’andamento delle inserzioni con il cellulare, sul quale ho impostato l’app Gestione inserzioni di Facebook, e in mezz’ora le richieste di contatto sono già una ventina: capisco che la strada imboccata è quella giusta!

 

Nei giorni seguenti giunge anche la seconda conferma: la sequenza di follow-up dà i suoi frutti e dalla telefonata iniziale, con una serie di passaggi predefiniti, si arriva alla vendita.

 

Finalmente ho il nuovo sistema per i miei clienti! In più, io stesso posso venire in contatto con un numero enorme di potenziali clienti!

Ci vogliono competenze specifiche per mostrare l’annuncio al pubblico giusto, catturare l'attenzione e gestire il contatto fino alla vendita

Rivedo come in un film tutti i passaggi che mi hanno portato alla soluzione e un brivido mi percorre la schiena: se mio figlio non avesse risposto a quella inserzione, non sarei arrivato alla soluzione, in internet non avevo trovato nulla del genere.

}

Difficile trovare in internet informazioni complete per utilizzare Facebook al meglio delle sue enormi potenzialità

Ho tra le mani qualcosa che può cambiare il destino di ogni attività: devo proporlo a tutti!

 

Devo perfezionare ogni singolo aspetto ma prima bisogna rispondere a un paio di domande. Come posso aiutare tutti senza conoscere a fondo il loro mercato? E come posso trasmettere in poco tempo le competenze per trasformare il contatto in cliente?

 

Dei miei attuali clienti conosco tutto, lavoriamo insieme da anni e li ho fatti crescere piano piano: andare su larga scala è tutta un’altra cosa.

 

Lavoro allora a un sistema articolato in tre fasi:

  1. raccolta di informazioni sul mercato specifico del nuovo cliente;
  2. creazione della campagna;
  3. formazione essenziale di marketing e follow-up, legati a Facebook.

 

Eccomi pronto a testare il sistema con il primo nuovo cliente, col quale entro subito in grande sintonia: l’avrei certamente aiutato ad espandere l’attività, ne ero certo. L’unico dubbio riguardava la sua capacità di seguire, con la dovuta cura, ogni contatto ricevuto ma su quell’aspetto potevo farci poco.

 

Partono le visualizzazioni della nuova campagna, concentrate in una fascia oraria contenuta (4 ore nel tardo pomeriggio, tutti i giorni), e cominciano a fioccare i contatti.

 

Nel giro di un mese sono più di cento le persone interessate a cui telefonare, a fronte di ottocento contatti complessivi: il nuovo cliente non crede ai suoi occhi! Come temevo però comincia a manifestare difficoltà di gestione e chiede quindi di interrompere la campagna perché non riesce a mettere in atto la sequenza di follow-up: sono infatti necessarie diverse interazioni per trasformare il cosiddetto “lead” in cliente.

 

Ecco l’aspetto cruciale che cambia definitivamente tutta la strategia: molto meglio seguire pochi contatti bene, che averne troppi e gestirli male. A malincuore, abbandono l’idea di proporre il sistema a tutti su larga scala: devo concentrarmi solo su quelle realtà che mostrano realmente la capacità di implementare la strategia completa, senza correre il rischio di venire travolte dalla potenza e dalla velocità di Facebook.

 

Arrivo così alla formulazione attuale: un primo incontro in video-riunione per spiegare come funziona il servizio e verificare se l’organizzazione abbia le caratteristiche adatte; in caso positivo, seguono altre video-riunioni per conoscere a fondo la realtà e il segmento in cui opera.

 

Dopo un attento studio, posso proporre la strategia migliore per valorizzare l’unicità del cliente e la creazione della campagna più adatta. Inoltre, trasferire le nozioni base di marketing e follow-up, indispensabili per concludere la vendita.

}

Questo sistema esclusivo, garantisce inserzioni mirate sul pubblico desiderato, capaci di catturare l’attenzione e con una gestione accurata delle interazioni per concludere la vendita

È un lavoro sartoriale: non può essere esteso senza acquisire nella mia organizzazione un numero di collaboratori, con competenze molto specifiche, proporzionali al numero di clienti. Quindi, in questo modo, sono riuscito anche a mantenere un livello di costi interni contenuto, a tutto vantaggio di quelle piccole realtà che, pur essendo motivate e organizzate, non possano sostenere investimenti troppo onerosi per la pubblicità.

 

Ho così riaffermato il patto fatto con me stesso fin da quando ho deciso di avviare l’attività: offrire alle piccole e medie attività la possibilità di ricevere competenze, strumenti e servizi, solitamente appannaggio di grandi realtà.

 

Ti ho narrato la mia storia, ora raccontami la tua. Hai a disposizione tutta la nostra competenza ed esperienza per arrivare dove desideri.

 

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Rivedo come in un film tutti i passaggi che mi hanno portato alla soluzione e un brivido mi percorre la schiena: se mio figlio non avesse risposto a quella inserzione, non sarei arrivato alla soluzione, in internet non avevo trovato nulla del genere.

}

Difficile trovare in internet informazioni complete per utilizzare Facebook al meglio delle sue enormi potenzialità

Ho tra le mani qualcosa che può cambiare il destino di ogni attività: devo proporlo a tutti!

 

Devo perfezionare ogni singolo aspetto ma prima bisogna rispondere a un paio di domande. Come posso aiutare tutti senza conoscere a fondo il loro mercato? E come posso trasmettere in poco tempo le competenze per trasformare il contatto in cliente?

 

Dei miei attuali clienti conosco tutto, lavoriamo insieme da anni e li ho fatti crescere piano piano: andare su larga scala è tutta un’altra cosa.

 

Lavoro allora a un sistema articolato in tre fasi:

  1. raccolta di informazioni sul mercato specifico del nuovo cliente;
  2. creazione della campagna;
  3. formazione essenziale di marketing e follow-up, legati a Facebook.

 

Eccomi pronto a testare il sistema con il primo nuovo cliente, col quale entro subito in grande sintonia: l’avrei certamente aiutato ad espandere l’attività, ne ero certo. L’unico dubbio riguardava la sua capacità di seguire, con la dovuta cura, ogni contatto ricevuto ma su quell’aspetto potevo farci poco.

 

Partono le visualizzazioni della nuova campagna, concentrate in una fascia oraria contenuta (4 ore nel tardo pomeriggio, tutti i giorni), e cominciano a fioccare i contatti.

 

Nel giro di un mese sono più di cento le persone interessate a cui telefonare, a fronte di ottocento contatti complessivi: il nuovo cliente non crede ai suoi occhi! Come temevo però comincia a manifestare difficoltà di gestione e chiede quindi di interrompere la campagna perché non riesce a mettere in atto la sequenza di follow-up: sono infatti necessarie diverse interazioni per trasformare il cosiddetto “lead” in cliente.

 

Ecco l’aspetto cruciale che cambia definitivamente tutta la strategia: molto meglio seguire pochi contatti bene, che averne troppi e gestirli male. A malincuore, abbandono l’idea di proporre il sistema a tutti su larga scala: devo concentrarmi solo su quelle realtà che mostrano realmente la capacità di implementare la strategia completa, senza correre il rischio di venire travolte dalla potenza e dalla velocità di Facebook.

 

Arrivo così alla formulazione attuale: un primo incontro in video-riunione per spiegare come funziona il servizio e verificare se l’organizzazione abbia le caratteristiche adatte; in caso positivo, seguono altre video-riunioni per conoscere a fondo la realtà e il segmento in cui opera.

 

Dopo un attento studio, posso proporre la strategia migliore per valorizzare l’unicità del cliente e la creazione della campagna più adatta. Inoltre, trasferire le nozioni base di marketing e follow-up, indispensabili per concludere la vendita.

}

Questo sistema esclusivo, garantisce inserzioni mirate sul pubblico desiderato, capaci di catturare l’attenzione e con una gestione accurata delle interazioni per concludere la vendita

È un lavoro sartoriale: non può essere esteso senza acquisire nella mia organizzazione un numero di collaboratori, con competenze molto specifiche, proporzionali al numero di clienti. Quindi, in questo modo, sono riuscito anche a mantenere un livello di costi interni contenuto, a tutto vantaggio di quelle piccole realtà che, pur essendo motivate e organizzate, non possano sostenere investimenti troppo onerosi per la pubblicità.

 

Ho così riaffermato il patto fatto con me stesso fin da quando ho deciso di avviare l’attività: offrire alle piccole e medie attività la possibilità di ricevere competenze, strumenti e servizi, solitamente appannaggio di grandi realtà.

 

Ti ho narrato la mia storia, ora raccontami la tua. Hai a disposizione tutta la nostra competenza ed esperienza per arrivare dove desideri.

 

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parliamone insieme

Il progetto

Un’associazione professionale di Milano, nostra cliente dal 2004 per tutta la comunicazione web ed email, ci ha commissionato la pubblicizzazione di alcuni convegni formativi a livello nazionale per i quali non era possibile utilizzare il consueto canale della mailing-list, localizzata prevalentemente su Milano e provincia.

 

Grazie ai nostri post su Facebook e all’esclusivo sistema di profilazione, ha così potuto raggiungere i Commercialisti e i Consulenti del Lavoro, in un raggio di 30 chilometri dal luogo del convegno.

Realizzazione campagna per uno studio professionale di Frosinone. Creazione della pagina Facebook, e dei post promozionali completi di testo e immagini

Uno studio professionale di consulenza del lavoro di Frosinone, con capacità operative a livello nazionale, era interessato a creare sinergie con commercialisti i cui studi fossero sprovvisti del servizio di paghe e contributi.

 

Abbiamo quindi realizzato una campagna su Facebook, con diversi post, attraverso i quali lo studio è entrato in contatto diretto con numerosi commercialisti offrendo servizi di consulenza e di elaborazione paghe ai clienti dei loro studi.

Un’associazione no-profit di Milano che organizza campionati di calcio per bambini, ragazzi e adulti, in seguito alla possibilità di ripartire con le gare e gli allenamenti per l’allentamento improvviso delle misure di contenimento della pandemia, aveva l’esigenza di interagire velocemente con le persone interessate.

 

Con alcuni post sponsorizzati su Facebook abbiamo raggiunto in pochi giorni migliaia di persone accuratamente selezionate, fornendo tramite Messenger informazioni personalizzate in base ad ogni specifica richiesta.

Il servizio di caselle email professionali di KS data, Smartemail, viene pubblicizzato con campagne su Facebook attraverso le quali vengono raggiunte di volta in volta persone appartenenti a diverse categorie professionali e settori aziendali.

 

Questo consente di creare post sponsorizzati in grado di focalizzare l’attenzione su particolari benefici del servizio più utili a quello specifico settore professionale o aziendale, cosa altrimenti possibile da ottenere solo con pubblicità più invasive, fastidiose e costose.

Il servizio di caselle email professionali di KS data, Smartemail, viene pubblicizzato con campagne su Facebook attraverso le quali vengono raggiunte di volta in volta persone appartenenti a diverse categorie professionali e settori aziendali.

 

Questo consente di creare post sponsorizzati in grado di focalizzare l’attenzione su particolari benefici del servizio più utili a quello specifico settore professionale o aziendale, cosa altrimenti possibile da ottenere solo con pubblicità più invasive, fastidiose e costose.

Il progetto

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